Italiani d’Argentina


Le storie italiane di “Las Musas en casa” di Maribel Garcia

Ma ci piace, sì, ricordarvi in italiano, mentre ci dondoliamo, mentre vi trasmettiamo“. Così cantava Ivano Fossati nella sua “Italiani d’Argentina“. C’è una parte di noi che vive oltre Oceano e la museologa argentina, Maribel Garcia, ci sta aiutando a conoscerli grazie alla sua bellissima iniziativa “Las musas en casa”, da lei ideato in questa fase di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 che ha tenuto e sta ancora tenendo tutto il mondo a casa. 

Maribel ha chiesto la collaborazione del Museo della Navigazione di Capodimonte e non potevamo che aderire con entusiasmo, dato che il nostro museo negli ultimi anni ha rafforzato la sua natura di “museo comunitario“, sviluppando le proprie linee di ricerca e ampliandosi proprio grazie alla partecipazione diretta della comunità, soprattutto nell’ambito etno-antropologico della propria esposizione. Non solo. Parliamo di una filosofia, quella dei musei comunitari cui siamo talmente legati che una frase del grande museologo brasiliano, Mario de Souza Chagas, campeggia ormai da quattro anni sulla pagina iniziale del sito web del museo: “Il più grande patrimonio dei musei è il pubblico”. Niente di più vero. Il museo non è solo un’esposizione, non è solo un’istituzione preposta alla ricerca. La sua vera missione si esprime se il suo rapporto con il pubblico e con la comunità è attivo, non solo per la nostra funzione educativa, ma nel senso di una fattiva  e produttiva collaborazione. Si tratta di un’operazione non sempre facile che presuppone un coordinamento scientifico solido e attento, ma assolutamente necessaria per fare di un’esposizione un museo vivo.

“Las musas en casa” compie un’operazione in qualche modo inversa, perché ci fa uscire dai musei e aiuta noi museologi a conoscere le storie delle persone che sono custodite nelle loro stesse case. Ogni casa, in questo senso, è il nostro piccolo museo.

Il libretto di nozze dei genitori italiani di Carlos Castrovinci

L’omaggio ad un nonno italiano, Felix Fulco

Da questa iniziativa, dunque, sono scaturite tante piccole storie personali che, nell’insieme, descrivono frammenti di storia. Tra questi vi è l’emigrazione italiana in Argentina. Tutto nasce negli ultimi decenni del XIX secolo, quando nella Provincia di Buenos Aires fu emesso un provvedimento che assegnava terreni gratuitamente a chi ne faceva richiesta, a condizione che venissero coltivati e che vi fosse costruita una casa. Poi, nel 1876, fu varata una legge sulla colonizzazione e l’immigrazione che spinse molti , soprattutto dall’Italia settentrionale, a lasciare il nostro Paese per cercare di trovare un futuro migliore in Argentina. Gli sbarchi più numerosi avvennero tra il 1850 e il 1959. Si calcola che gli Argentini nati in Italia oggi siano circa 1.198.000.

Immagini dell’emigrazione italiana in Argentina

“Las Musas en casa” prevede che si invii un brevissimo video di pochi minuti in cui si racconti la storia di un oggetto particolarmente amato. Tante, quindi, le storie che hanno riportato la memoria all’Italia. Maribel Garcia mi ha inviato alcuni di questi video, che sono stati pubblicati in un’apposita playlist:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLUJ9oxWDy885P5g_BdvLjgIZFCzEONXoC

 

 

 

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